Siamo un partito che ha deciso di licenziare l’ex vicesegretario del PD per mettere l’attuale segretario del PD , senza che nei circoli ci sia stato un dibattito all’ultimo sangue.
Finalmente siamo al centro dell’attenzione dei media,finalmente dettiamo l’agenda politica. Finalmente possiamo dimostrare di che pasta siamo fatti.
Certo abbiamo usato un mezzo un po’ democristiano per essere al centro dell’attenzione ma forse perché ora nel PD tocca a loro, gli altri (la sinistra) hanno avuto modo di sbagliare molte volte e ora …sono persi…. a Varese poi più che mai….. mi invitano a votare Alfieri…ma dai …ma fatevi più in là.
Stiamo attenti a non perdere il PD. A non perdere il partito, l’unico che ci è rimasto. Non sono fra quelli che hanno un pregiudizio verso Renzi o tra quelli che si aggrappano a Cuperlo o tra quelli che si soddisfano delle freddure di Civati , sono fra quelli che vogliono un partito. Senza partito ogni attività Politica (P maiuscola) non ha senso.
Continuerò a stare nella politica solo se ci sarà il PARTITO e “A culo tutto il resto” (questa non è mia).
Claudio Frigè
quando la smetterete di considerarvi “superiori e sopra le parti” forse riuscirete a fare politica,siete peggio della prima repubblica. purtroppo quelli che hanno capito sono diventati vecchi…hasta la vista
Caro Claudio sei vecchio,
non puoi capire le moderne dinamiche che muovono la politica odierna.
Rimani tra i rottami di una società legata a ideali e principi che sono ormai superati dalla cultura del leaderismo autocratico.
Che importa se ormai da anni siamo impegnati a farci fuori tra noi, se abbiamo eliminato in un colpo solo uomini come Bersani, Prodi, Marini con la meschinità dei cospiratori, se l’attuale segretario del PD elimina “brutalmente” il primo ministro che è un compagno di partito e ne era vice segretario, con una operazione rinascimentale con la quale ha smentito se stesso nei fatti e nei contenuti.
Siamo vecchi e forse per questo pensiamo a quello che deve rappresentare il Partito e non riusciamo a comprendere che siamo stati superati dall’ondata di giovanilismo che ha allagato il PD.
Non riusciamo per la nostra ormai quarantennale e preistorica vita di partito a comprendere che il mondo oggi è valorizzato dalla incomunicabilità dei twitter e di facebook, che basta la qualità anagrafica a superare ogni ostacolo.
Non capiamo che la conoscenza e il saper fare politica dipende di più dalla appartenenza a una corrente di pensiero, rigorosamente altrui, piuttosto che all’impegno, lo studio, la curiosità di sapere e soprattutto a un rigoroso e intransigente spirito di servizio.
Il Partito deve essere aperto e permeabile a tutto, ed oggi lo è anche al peggio.
Viviamo in costante sottomissione allo stato di emergenza che tutto autorizza e legittima.
Volevano rottamare la vecchia nomenclatura ma il nuovo che avanza non mi entusiasma e ho l’impressione che si sia iniziato a rottamare in primis il Partito e che le dinamiche di “presa del potere” del nuovo che avanza siano più vecchie di quello che si vuol contrabbandare.
Siamo legati a ideali fuori moda? Non credo, ed è per questo che sposo appieno il tuo Guccini e “A culo tutto il resto”. Se c’è il Partito si potrà superare anche questa stagione e ” noi ci saremo”